La proiezione esterna dell’intelligenza come chiave di lettura dell’umano. Esiste un istante—sempre fuggitivo—nel quale la mano che traccia il segno sullo schermo, o sulla pergamena, avverte di non essere più sola: dietro il gesto pulsa una costellazione di strumenti, di algoritmi, di miti. Tecnica, dunque, ma anche destino. Chi la riduce a semplice protesi meccanica…