Perché continuiamo a credere che l’universo prenda appunti sui nostri desideri? Sfrecciano le vespe in Via San Vitale—profumo di benzina, un colpo di luce sul selciato bagnato. Dentro al bar “Aurora”, un espresso che brucia le dita e la domanda di sempre: “Se lo immagino, accadrà davvero?”. Qui comincia – non dallo scaffale di libri…
Maison Rostang, Parigi: un rito antico che pulsa ancora – e ti sfida a guardarlo negli occhi. Un lunedì sera piovigginoso, rue Rennequin odora di pietra bagnata e tabacchi spenti. Bussola del flâneur affamato, la porta vetrata di Maison Rostang – due stelle Michelin cui il tempo ha lucidato i bordi – attira come un’insegna…
Girardi e Daldoss salutano Fratelli d’Italia, si accasano con La Civica di Gottardi-Masè e spalancano una domanda che brucia: che ne è del voto – e dei votanti – se ogni poltrona è un treno regionale senza orario? ‘Nella stanza dei bottoni del palazzo provinciale aleggia ancora l’odore di cera d’abete e di caffè…
Paralisi in prima serata – Se guardiamo alla grande geopolitica, l’ONU somiglia a un vecchio televisore in bianco e nero: il mondo va a fuoco a colori, ma sullo schermo scorrono solo immagini statiche. Il Consiglio di Sicurezza è bloccato dai veti incrociati: Mosca ha fermato ogni risoluzione “troppo” favorevole a Kiev, mentre Washington e…
Trento accende i riflettori sulla sua anima più antica e insieme sorprendentemente viva: le Feste Vigiliane, omaggio al patrono San Vigilio che, da quasi mezzo secolo, trasformano la città in un palcoscenico a cielo aperto. Per una settimana – dal 20 al 26 giugno– storia, fede e convivialità si intrecciano tra vicoli medievali, piazze rinascimentali…
Cronaca di un’Italia che stacca la spina. Il suo orologio è il gallo che canta all’alba. ‘Giuseppe’ – chiamerò così l’uomo che mi offre un caffè preparato sul fornello a gas del suo camper del 1990 – non ha più badge, né password da cambiare ogni tre mesi. Una mattina ha chiuso la porta del…
Made ChatGPT Ricordate quel febbraio del 2003? L’allora segretario di Stato Colin Powell agitava una minuscola fiala bianca davanti al Consiglio di Sicurezza dell’ONU, promettendoci laboratori ambulanti di antrace a Bagdad. Era lo spettacolo della paura in provetta; applausi diplomatici, titoloni, e poi – sorpresa – zero armi biologiche. Oggi, ventidue anni dopo, Hollywood ci ripropone il…
C’è un Paese che oggi discute se bombardare o negoziare, mentre un tempo bastava un clic sul coperchio di vetro per sciogliere le tensioni nell’Ala Ovest (West Wing). Quel coperchio chiudeva un contenitore di jelly beans, le minuscole caramelle gommose che sigillarono l’immagine pubblica di Ronald Reagan quanto il suo celebre «Mr. Gorbachev, tear down…
Ho riletto e ascoltato più volte l’appunto di Aldo Grasso sul Corriere della Sera—e l’ho trovato, lo confesso, utile e intrigante. Non perché offra la soluzione al vizio nazionale di divorarci il vicino, ma perché illumina di taglio quel teatro d’ombre che chiamiamo ancora televisione. Il quadro è chiaro: l’ultimo spostamento di Milo Infante dal pomeriggio al prime time non…
«Chiamami Snake» (Iena in Italiano). Così esordiva il protagonista di 1997: Fuga da New York, seguita dal sequel Fuga da Los Angeles del 1996. Trentotto anni dopo quell’incipit graffiato su pellicola, Los Angeles 2025 sembra aver preso in prestito la stessa sceneggiatura – solo che qui non c’è John Carpenter dietro la macchina da presa,…