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In cucina, nel suo Mirazur di Menton, Mauro aggiunge gli ultimi ritocchi alle creazioni del giorno. Guardando il suo piatto – così perfetto da sembrare uscito dalle pagine di un libro di alta cucina – nessuno immaginerebbe che l’ha ideato e preparato in appena due ore. Lo chef sfodera tutto il suo talento e la sua precisione: materiale particolare e un impiattamento curato al millimetro… ma per un risultato così straordinario serve ben altro.

Ecco il suo uovo su crema di mais, delicatamente profumato da un’infusione di fegato: un piccolo nido gastronomico in cui ogni dettaglio racconta qualcosa. Mauro è convinto che dietro ogni piatto ci sia una storia da condividere con i clienti: la storia di un ingrediente, la sua origine e quel valore aggiunto che trasforma la cucina in un’esperienza. Il tocco finale? L’originalità. E in un ristorante tre stelle, la semplicità può stupire o addirittura destabilizzare.

«Mi invitate a casa vostra? Provate a rifare questo piatto?» chiede spesso con tono confidenziale, a dimostrazione della sua filosofia: un ingrediente costoso non garantisce il successo, conta come lo si valorizza. Se fatta con cura, la semplicità diventa un lusso. Eppure, non tutti i clienti lo capiscono.

«Mi è perfino capitato di ricevere una lettera di reclamo perché un ospite sosteneva che un’insalata di fagiolini non fosse all’altezza di un tre stelle. Per lui era troppo semplice.» Mauro lo considera la prova che anche un prodotto modesto può diventare straordinario se incontra una preparazione raffinata. Lo dimostrano pure alcuni clienti stranieri che, dopo alcune ore a tavola e un conto da svariate centinaia di euro (bevande escluse), hanno avuto l’onore di essere ricevuti in cucina dallo chef, un privilegio concesso raramente. «È incredibile, non so nemmeno descrivere questa emozione.» Affermano alcuni clienti.

Quando i commensali si alzano per andare via, il cerimoniale continua: salutarli con la stessa cura dedicata al servizio. Qui la disciplina è totale: se un commis dimentica di alzare lo sguardo mentre congeda un cliente, viene subito ripreso. Perché Mauro Colagreco, oltre al suo talento, trasmette valori di rispetto e umiltà.

Ed è proprio questa attenzione quasi maniacale, questa passione per i dettagli, a rendere unico il suo stile: esaltare la semplicità, sorprendere senza artifici e regalare un’esperienza indimenticabile. Un’arte che, alla fine, si riassume in un principio fondamentale: il piacere di condividere una storia e un momento speciale intorno alla tavola.

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